domenica 1 giugno 2014

LA KOSMOGRAPH COME FABBRICA

1° quello di trovare il posto, che occupo al presente, o meglio, l'occasione di entrare come operatore nella grande Casa di cinematografia La Kosmograph;
(tratto da pag. 58)

Un certo rinfranco all'avvilimento lo hanno nel non vedersi essi soli mortificati al servizio di questa macchinetta, che “muove, agita, attrae tanto mondo attorno a sé. Scrittori illustri, commediografi, poeti, romanzieri, vengono qua, tutti al solito dignitosamente proponendo la “rigenerazione artistica” dell'industria. E a tutti il commendator Borgalli parla d'un modo, e Cocò Polacco d'un altro: quello, coi guanti da direttore generale; questo, sbottonato, da direttore di scena
(tratto da pag 117)

La Kosmograph, ovvero questa grande casa cinematografica, deve essere interpretata come un'industria: così come in una fabbrica tutto il processo è suddiviso; per la realizzazione del "prodotto" (film) si parte dai fornitori di materia prima fino ad arrivare alla grande distribuzione passando per una assembly line ben definita che si espleta grazie all'impiego di operai specializzati.
A questo fondamentale tema che ci serve per inquadrare meglio il nostro presente suggerisco un approfondimento: link 1link2.

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